giovedì 2 aprile 2009

Chi trova un amico perde lo scontrino

Le informazioni a tua disposizione te lo dicono, il tuo sesto senso civico te lo conferma, quello che senti dire nei discorsi retorici su come sarebbe bello cambiare questo paese te lo ribadisce: l’evasione fiscale è una brutta cosa. E lo è per tanti motivi, perché determina una distorsione nel sistema per cui pochi pagano per i servizi (spesso non eccelsi) resi a molti. Perché quei pochi spesso non sono i più ricchi, ma sono semplicemente lavoratori dipendenti che – pur volendo – non possono sottrarsi alla civile pratica del pagamento delle imposte. Perché crea una situazione per cui lo Stato, a fronte delle scarse entrate, aumenta la pressione fiscale , e come conseguenza si ottiene tipicamente che quei pochi che già pagavano devono pagare di più.
Eppure, quante volte vi è capitato di provare imbarazzo perché chiedete al solito barista di farvi lo scontrino - accidenti – per quell’ennesimo caffè che state bevendo durante la giornata!!! A volte si viene a creare un patto silente tra esercente e cliente abituale, per cui “noi siamo amici, e quindi non mi chiedi lo scontrino”. La relazione è suggellata dall’illegalità, la complicità relazionale è sfruttata a vantaggio egoistico di una delle parti, che gioca a confondere il terreno del personale con quello del contratto di acquisto di un bene e/o servizio. I due attori non sono più compratore e venditore, ma sono conoscenti, amici ,e tra amici ( questa è la vera distorsione) a certe cose non ci si fa caso.
Nel 1957 Aldo Moro inseriva l’educazione civica nei programmi scolastici: lavorare sulle nuove generazioni è il presupposto per creare cittadini migliori, anzi per il caso italiano direi per creare cittadini, dato che in molti modi possiamo essere chiamati, ma il concetto di cittadino come portatore di diritti e doveri nei confronti della comunità a cui appartiene è moooolto lontano dalla realtà dei fatti. Sarebbe tanto essere cittadini, poi per migliorare ci attrezzeremo.
Nel 2008 Mariastella Gelmini reintroduce la materia nei programmi scolastici, «La Costituzione è il giacimento, in gran parte inutilizzato, dei principi e dei valori su cui si regge una cittadinanza che sia proponibile alle nuove generazioni, dal piano locale a quello mondiale. Da qui la scelta di riscoprirla nella scuola», spiega Luciano Corradini, pedagogista di fama e presidente del gruppo di lavoro ministeriale che dovrà redigere le linee-guida da inviare agli istituti. La contraddizione non potrebbe essere più evidente, il paradosso di un governo che da un lato cerca di fare a pezzi la carta costituzionale di questo paese e dall’altra si propone di diffonderne principi e valori ( forse nella versione edulcorata a cui vorrebbero arrivare). E ancora il “popolo” si accontenta della superficialità, e via con valutazioni positive sul fatto che comuque l’educazione civica è una cosa importantissima, che bisogna farla e bla bla bla. Ma come si farà? Quale accento verrà dato ai termini? Quale declinazioni assumeranno? Ho letto recentemente che non è sufficiente che una certa materia sia presa in considerazione in quanto priorità, bisogna porre attenzione alla particolare definizione con cui la questione sarà veicolata. Saremo capaci di fare attenzione? Perché a seconda di come le cose passeranno quei bambini potrebbero essere adulti capaci di pretendere lo scontrino, adulti che naturalmente emettono uno scontrino o, temo, adulti che sceglieranno di fare il barista per avere la possibilità di non emettere uno scontrino e che per questo si sentiranno sempre un po’ più fichi degli altri.
Io a volte non sono capace nemmeno di insistere sullo scontrino, tranne nei casi in cui, paradossalmente, per me è diventata una questione personale., ovvero vengo in questo bar ESCLUSIVAMENTE per farti rodere il culo ogni volta che ti chiedo lo scontrino, tanto mi stavi antipatico pure prima e non mi preoccupo della relazione. Invece, laddove la relazione c’è, c’è anche il mio imbarazzo e per non passare da bacchettona a volte lascio correre. Cado nel tranello che io stessa individuo.

2 commenti:

  1. dimmi la verità, la tua barista dal cappuccino di latte di soia ... perfetto ... non ti fa lo scontrino, oppure è semplicemente che questo mondo tutto italiano ti sta sempre più stretto.
    bacio

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  2. però... è un ottima ninna nanna... potrei stamparla e leggerla prima di andare a dormire! Purtroppo, in realtà credo che mi causerebbe notti abbastanza tormentate in quanto ciò che scrivi mi trova fortemente d'accordo....
    e ti dirò di più...vittima e carnefice allo stesso tempo!
    Mah... non so... forse non è così nero.. forse un popolo, in quanto aggregazione di più persone, non potrà mai essere civile.. o forse si... certo che se la storia ci dovrebbe aiutare a scogliere il dubbio.... vedo un declino non banale..

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